Olivo Barbieri. Pensieri diversi

Gli scatti più celebri per una retrospettiva che racconta un mondo in continua e angosciosa trasformazione

7 novembre 2023 - 11 febbraio 2024

Olivo Barbieri in una mostra a carattere retrospettivo curata da Marco Pierini, con il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi, promossa da Fondazione CR Firenze con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron in collaborazione con Magonza.

L’artista prende in prestito il titolo di uno dei più celebri volumi di Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, in cui il filosofo, attraverso una serie di enunciazioni si interroga sui vari aspetti della realtà.

Oltre 50 scatti, che si datano lungo un arco temporale di venti anni e comprendono un gruppo di preziosi lavori inediti, per riflettere sulle contraddizioni del mondo moderno.

Le sezioni della Mostra

Le fotografie di Olivo Barbieri, articolandosi in diverse sezioni, conducono il visitatore in un viaggio in cui le immagini si situano al limite tra la distruzione e il rifacimento, cogliendo una società governata ora dall’euforia e dall’imprevisto, dal dominio e dalla sregolatezza, ora assoggettata all’anonimato e ad un’economia e una scienza sempre più disumanizzate.

Tra le serie esposte, site specific_ ripropone una rivisitazione di luoghi iconici della nostra storia, mentre le fotografie dei centri commerciali ritraggono una società neutralizzata nel suo bisogno di sicurezza.

E se l’immaginario fantascientifico è preponderante nelle Alpi e nelle opere di Capri, che tendono a rimodulare in maniera personale l’immagine che quei luoghi lasciano nella nostra memoria, le fotografie dedicate al Wet Market a Zhanjiang in Cina assumono oggi una valenza ancora più contingente dopo la recente pandemia.

Lontano da ogni intento documentaristico, l’artista trasforma idealmente in installazioni temporanee le scene che osserva, rileggendo luoghi molto conosciuti attraverso uno sguardo diverso, in cui realtà e finzione si intersecano in maniera inscindibile.

Olivo Barbieri, l’uomo dietro alle foto

Olivo Barbieri nasce a Carpi (Modena) nel 1954. Con le sue immagini, l’artista mette in crisi le consuete modalità di rappresentazione per dare vita a nuove narrazioni. L’alterazione coloristica dell’illuminazione artificiale, il fuoco selettivo, le sovraesposizioni o l’utilizzo dei rendering, sono solo alcuni degli strumenti di un’indagine attiva sulla forma che l’uomo ha dato al mondo e sulle relazioni anche paradossali tra luoghi apparentemente distanti.

Inizia ad esporre nel 1978 con il progetto Flippers. Nel 1982, a Bari, partecipa a Viaggio in Italia, mostra seminale per la storia della fotografia europea. Nel 1996 il Folkwang Museum di Essen gli dedica una retrospettiva.  Nel 2015 il MAXXI di Roma presenta la sua prima retrospettiva in Italia, Immagini 1978-2014. Due film della serie site specific_ entrano a far parte della collezione del MoMA di New York nel 2017. Opere dell’artista sono presenti in musei e collezioni d’arte pubbliche e private in Europa, Asia e Stati Uniti.

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