Il Glicine, la pianta dell’amicizia
Conosciuto e apprezzato in Cina e Giappone da più di duemila anni, il glicine è al centro di molte leggende.
Si narra, infatti, che gli imperatori durante i loro viaggi portassero con sé dei piccoli bonsai di glicine, da regalare in segno di amicizia e benevolenza, agli abitanti delle terre straniere.
Una leggenda italiana invece racconta di una giovane pastorella di nome Glicine, che disperata per il suo aspetto, iniziò a piangere in un prato e, ad un certo punto, le sue lacrime diedero vita ad una meravigliosa pianta dalla fioritura stupenda e dall’inebriante profumo, il glicine. Circondata da magnifico profumo la ragazza si sentì orgogliosa e fiera di se stessa, per esser riuscita a creare quella pianta meravigliosa.
Tra le più belle ed apprezzate piante rampicanti del mondo, è estremamente longeva: uno degli esemplari più antichi del nostro paese ha più di 700 anni e leggenda vuole che sia stato fonte d’ispirazione addirittura per Leonardo da Vinci.
Nel linguaggio dei fiori il glicine simboleggia l’amicizia, la bellezza, la longevità e la salute.
Il pergolato di Villa Bardini, completato nel 2005, è considerato uno dei glicini più belli del territorio.
Le principali specie di glicine presenti nel pergolato sono Wisteria floribunda glicine giapponese, nelle varietà Black Dragon dal particolare fiore doppio viola scuro, Royal Purple, Showa Beni a fiore rosa e Wisteria sinensis Prolific.
Lungo 70 metri e largo 4,6 metri quando fiorisce diventa un vero e proprio tunnel colorato. Dal lilla al violetto, dall’azzurro malva al rosato, lo spettacolo della fioritura del glicine è ammirabile al Giardino Bardini in primavera, tra aprile e maggio. Da qualche anno durante la fioritura, che attira migliaia di persone da tutto il mondo, la Fondazione organizza un Contest per selezionare le foto più belle e rappresentative di questo splendido momento.
Glicine live
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