[vc_row height=”auto” width=”full”][vc_column][vc_column_text]Villa Bardini, Firenze.
30 agosto 2020, ore 18.30 e 19.00
ideazione Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari
coreografia Patrizia de Bari
interpreti Camilla Diana, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Françoise Parlanti
costumi Rosaria Minneci
elaborazioni sonore Daniele Borri
coproduzione Giardino Chiuso, Fondazione Fabbrica Europa
con il sostegno di Mibac, Regione Toscana
con il contributo di Fondazione CR Firenze
in collaborazione con COB/Compagnia Opus Ballet
La performance incalza, con suggestioni visive e sonore, i temi della conservazione e della trasmissione, attraverso la memoria, della conoscenza. Il lavoro, pensato per vari allestimenti in spazi teatrali, urbani e museali muta a seconda dei luoghi da cui trae ispirazione e che suggeriscono, di volta in volta, nuove partiture coreografiche, sonore e video.
La trasposizione in un’immagine surreale darà vita ad un “animale” raro, forse già scomparso, che trascina un abito costruito con pagine di libri oramai dismessi, pronti per il macero, come simbolo della memoria del passato e depositari del sapere. Le tracce lasciate dal suo passaggio prenderanno forma, come nei sogni, assumendo una fisionomia concreta; rinasceranno desideri, curiosità e voglia di conoscenza. Bianchi come i fogli e Sentieri come i solchi della scrittura, fonte primaria della trasmissione e del sapere.
L’abito rimanda ad immagini e suoni archetipici: scheletro/armatura/ossatura e mare/vento, in una commistione di elementi naturali come l’acqua, l’aria e la terra. La performance è stata allestita all’interno di biblioteche, musei, teatri, spazi urbani e altri luoghi, adattandone di volta in volta movimenti e messa in scena, lasciando invariato il senso del lavoro; l’artista Andrea Montagnani crea, a seconda degli allestimenti, la parte video.
Bianchisentieri è stato rappresentato per la prima volta nelle foreste secolari del Cansiglio e Somadida con il sostegno del Corpo Forestale dello Stato/Riserva Biogenetica del Cansiglio e, nel 2016, all’inaugurazione del nuovo Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato in occasione della mostra “La fine del mondo”. COMPAGNIA
COMPAGNIA GIARDINO CHIUSO
La compagnia Giardino Chiuso nasce nel 1998 a San Gimignano (SI), dopo varie esperienze dei suoi fondatori nel campo teatrale e della danza contemporanea, grazie alle quali il gruppo indirizza la propria poetica verso la contaminazione tra parola, movimento e arte visiva, una cifra distintiva che caratterizza tuttora la sua base di ricerca. Il nucleo della compagnia è costituito da Tuccio Guicciardini (regista), Patrizia de Bari (coreografa), Andrea Montagnani (videoartista), Francesca Costantini (organizzatrice).
La compagnia è stata sostenuta dalla Regione Toscana per l’attività di produzione (2003>2012) e come Residenza Artistica (2013>2015); attualmente è socio fondatore della Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee (FI). Il gruppo, sotto la direzione artistica di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, dal 2002, gestisce le rassegne di teatro e danza Leggieri d’Inverno (Teatro dei Leggieri, San Gimignano), Danza San Gimignano (2001>2012) e il festival Orizzonti Verticali_Arti sceniche in cantiere (dal 2013) nella città di San Gimignano.
La compagnia, negli anni, ha collaborato e replicato i suoi lavori sia in Italia che all’estero, al Festival Fabbrica Europa, Teatro Studio Krypton, Versiliadanza, Museo Mart di Trento e Rovereto, Festival Magna Grecia Teatro, Festival di Segesta, Istituto Italiano di Cultura di Colonia, Teatro Regio di Parma. Tra le ultime produzioni Inverno (2017) con la musica originale della violoncellista Julia Kent, Macchine tratto dal romanzo “La Morte di Marx e altri racconti” di Sebastiano Vassalli (nuovo allestimento 2018, Small Theater di Erevan – Armenia), Pinocchio (2019, Teatro Goldoni di Firenze) in collaborazione con Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. www.giardinochiuso.com
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